***—***
Due mosche classiche: Greenwell’s Glory e Black Gnat. Riprendiamo l’analisi dei modelli mosche artificiali andando a “scovare” qualcosa nei testi di vecchia data
Carlo Lorenzini Editore ha pubblicato, nel 1986, un testo dal titolo “Modelli di Mosche Artificiali, guida internazionale” il cui autore, Taff Price, è tra i più noti nel mondo della letteratura alieutica moderna.
Caratteristica di questa opera è il fatto che le mosche sono disegnate (da George Thomson) e non fotografate come spesso si ritrova nel testi di questo genere. Il che dona al libro una attrattiva in più.
Iniziamo con due modelli cosiddetti “tradizionali” e conosciuti un po’ ovunque. Sono due mosche tipiche per la trota (anche se, ovviamente, trote e temoli non le disdegnano):
Greenwell’s Glory
- Amo: 12-16
- Filo di montaggio: color primula
- Coda: assente (tuttavia a volte viene applicata in fibre di piuma furnace chiaro, per facilitare la galleggiabilità)
- Corpo: filo di montaggio color primula, ben incerato in modo da ottenere una bella sfumatura olive, inanellato con tondino dorato
- Collarino: piuma di gallo greenwell (furnace chiaro)
- Ali: sezioni di piuma di merlo o sostituto.
Black Gnat
Vi sono moltissime mosche naturali denominate Black Gnat e sono generalmente insetti terricoli appartenenti alla specie Bibio sebbene alcuni pescatori ritengano che i veri “Black Gnat” siano gli empididi (ditteri).
Comunque stiano le cose, quasi tutti i pescatori hanno nella loro scatoletta porta-mosche qualche esemplare di questo artificiale.
- Amo: 12-16
- Filo di montaggio: nero
- Coda: assente, ma a volte viene applicata, in fibre di piuma di gallo nera, per facilitare la galleggiabilità
- Corpo: filo di montaggio nero inanellato con tondino argento
- Collarino: hackle di gallo nera
- Ali; storno o anatra grigia
Tipiche di questi due modelli sono le ali in sezione di piuma e non già in punta di hackle, come ormai ovunque si preferisce fare (le punte di hackle evitano l’arrotolamento del finale in fase di lancio).


NOTA: In realtà la Greenwell’s Glory venne in origine ideata come mosca sommersa.
ATTENZIONE: per motivi non imputabili all’autore, le diciture delle mosche sono errate. Il nome esatto è “Greenwell’s Glory” mentre nella seconda mosca si deve leggere “Black Gnat”)
Questo articolo fa parte di collaborazioni con testate giornalistiche che risalgono a molti anni fa, quando l’autore faceva parte del Fish & Flies di Crema. Riteniamo che, sebbene datati, possano avere ancora qualche interesse, soprattutto per i più giovani. Ovviamente, vanno contestualizzati sia nel tempo sia nei luoghi.
OV
(Per chi comincia/Costruzione/Mosca Secca)
Da “La Voce” di Crema – 11-07-03