(Amarcord/Costruzione)
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Buon giorno, e ben ritrovati!
Fra le varie componenti della pesca a mosca la costruzione degli artificiali rappresenta una quota dominante ed è proprio di questo “settore” che parleremo oggi, dando il via ad una serie di incontri durante i quali tratteremo di “dressing”, ossia l’elenco dei componenti e dei materiali necessari per realizzare le nostre mosche.
Le motivazioni che hanno portato ad una eccessiva proliferazione di modelli (spesso molto simili tra loro) ha radici storiche, che potremo analizzare in un altro momento.
La cosa certa è che le migliaia di mosche artificiali oggi utilizzate hanno tutte radici comuni e prendono lo spunto da modelli che oggi chiamiamo “classici”.
In questo articolo ne analizzeremo alcuni, prelevati da un testo pubblicato (in Inglese) per la prima volta nel 1949 e che ancora oggi rappresenta un ottimo punto di riferimento per i costruttori di mosche artificiali. Come vedrete, si tratta di modelli che oggi, nell’epoca del rinnovamento e del consumismo, sono realizzati con materiali decisamente fuori tempo ai giorni nostri. Tuttavia, sono ancora molto validi e catturanti.
La scelta cadrà sui modelli che hanno maggiormente influenzato la storia della pesca a mosca (è impossibile trattarli tutti singolarmente) e per questo motivo qualcuno potrà notare qualche assenza nell’elenco che si andrà a creare.
Tenete comunque sempre a mente che molti dei modelli qui elencati ha radici inglesi e creati per essere originariamente impiegati nel chalk-stream di quella nazione. Per coloro i quali ritengono che l’imitazione perfetta sia una condizione sine qua non per prendere qualche pesce, potrebbero essere del tutto inutili qui da noi. Per chi, invece, ritiene che possano (e possono, ve lo assicuro) andare bene anche nelle nostre acque, saranno decisamente interessanti.
Tuttavia, se volete avere qualche notizia più dettagliata su qualche specifico modello, non avete che da sottoporci la richiesta. Cercheremo di soddisfarla al meglio.
ALEXANDRA
Originariamente conosciuta con il nome “The Lady of the Lake” (La signora del lago) questo modello “di fantasia” deve il suo nome in onore alla Regina Alessandra. Non si conosce il suo inventore ma si sa che divenne comune intorno al 1860 e per un certo periodo ne venne vietato l’impiego a causa delle sua (presunta) resa.
Amo | Dal 10 al 12 |
Corpo | Tinsel piatto argento |
Hackle | Gallina nera |
Ali | Sezioni di quill verde di pavone, con una strisciolina di fibre di piuma rossa di ibis su ciascun lato |
Coda | Piuma rossa di ibis e/o pavone |
BLACK ANT (Formica nera)
Le formiche non sono insetti acquatici ma durante il loro breve periodo in cui sono dotate di ali (nei mesi di agosto e settembre) svolazzano vicino all’acqua in sciami enormi e non è rado che vi cadano. Quando accade, i pesci sembrano impazzire, rappresentando cosi un’ottima imitazione per questi specifici momenti.
Amo | 14 |
Corpo | Fibre di piuma di pavone tinta nero oppure quill di piuma di coda di fringuello, con un ciuffetto di piuma di struzzo nera |
Hackle | Piuma di stornello maschio |
Ali | Stornello chiaro |
RED ANT (Formica rossa)
Amo | 14 |
Corpo | Seta di montaggio rosso cremisi |
Hackle | Piuma di gallo rosso sangue con un paio di giri di herl di pavone bronzo avvolto vicino alla curva dell’amo |
Ali | Piuma di ala di stornello, colore medio |
BLUE DUN
Modello indispensabile per imitare le Dark Olive e le Iron-Blue Dun, venne citato per la prima volta nel 1676 da Charles Cotton sebbene non sia ancora chiaro a quale insetto naturale si riferisse. In natura, in effetti, non esiste nessuna effimera di riferimento anche dal punto di vista entomologico. Molti pescatori a mosca utilizzano questo termine con riferimento alla Olive Dun. Ne esistono varianti in molte regioni del Paese (Inghilterra, ndr): dal Devon allo Hampshire, dalla Scozia all’Irlanda, dal Clyde al Derbishire, dallo Yorkshire all’Usk…
Amo | 14 |
Corpo | Seta gialla con dubbing di pelo di talpa o topo d’acqua |
Hackle | Piuma di gallo blue chiaro |
Ali | Piuma scura di ala di stornello |
Code | Due baffi di coniglio |
BLUE QUILL
Generalmente usata come mosca secca, se dotata di hackle soffici di gallina è un’ottima sommersa.
Amo | Dal 14 al 16 |
Filo di montaggio | Bianco o grigio, incerato |
Corpo | Quill di pavone spelato e lasciato naturale, oppure tinto blue pallido |
Hackle | Piume di gallo blue pallido |
Code | Blue pallido |
Arrivederci alla prossima puntata!!!
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Pubblicato su “La Fune” di Viterbo – 05/02/17
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