La pesca a mosca in provincia di viterbo

La Trota Marmorata

Trota Marmorata

Ordine: Salmoniformi

Famiglia: Salmonidi

Nome scientifico: Salmo marmoratus

 

 

 

 

 

Descrizione

Presenta corpo  affusolato e leggermente compresso ai lati. La bocca è grande, provvista di denti disposti su due file nella parte superiore e una fila in corrispondenza del labbro, sono presenti denti anche sulla lingua.

Le pinne sono robuste e come tutti i salmonidi possiede la caratteristica pinna adiposa tra la pinna dorsale e la caudale, quest’ultima a bordo dritto.

La caratterizzazione principale della specie, oltre alla taglia, è la livrea priva di puntini rossi ma con dorso, fianchi ed opercoli aventi colori e macchie intrecciate a formare una trama detta marmorizzazione, da cui prende il nome. Il ventre è bianco o grigio, talvolta con tonalità di giallo.

Diffusione

La Trota marmorata è diffusa nei tratti medi e medio-alti dei corsi d’acqua del bacino padano-veneto e in Slovenia. E’ stata la prima negli anni ’90 ad essere riconosciuta come specie a sé stante rispetto alla fario di cui non si distinguevano gli endemismi caratteristici della nostra penisola.

Proprio a causa di queste tardive distinzioni si è portata avanti una gestione a dir poco miope dei ripopolamenti. Questi hanno danneggiato in alcuni casi irrimediabilmente le popolazione di questa e altre specie per via di competizione alimentare, predazione e ibridazioni.

Ad aggravare la situazione contribuiscono le attività umane che con canalizzazioni, cementificazioni captazioni scellerate e prelievi di ghiaia dai letti dei fiumi rendono l’habitat di questi splendidi salmonidi sempre più ostile facendone contrarre inevitabilmente l’areale di distribuzione.

Habitat

La trota marmorata predilige acque limpide, fresche e ben ossigenate. Tipicamente popola fiumi con portata consistente in cui possa trovare sufficiente nutrimento viste anche le dimensioni raggiunte in età adulta. Il fondale deve essere preferibilmente ghiaioso o ciottoloso.

Gli adulti prediligono stazionare in zone profonde con corrente moderata. I giovani, anche per sfuggire ai predatori, tendono a popolare le zone meno profonde e con correnti veloci tipiche dei tratti più a monte e degli affluenti delle aste principali dei fiumi in cui gli adulti risalgono per la riproduzione.

Biologia

In grado di raggiungere e superare i 25 kg di peso e il metro di lunghezza, la Trota marmorata rappresenta la specie più grande tra le trote italiane. Rispetto alla fario ha un accrescimento più veloce e dopo il 4° anno in cui quest’ultima tende a rallentare nelle crescita la marmorata mantiene ritmi di crescita elevati. Sebbene l’età media si attesta intorno ai 6-7 anni, non sono rari esemplari di oltre 10 anni di età.

La dieta nei giovani è composta da invertebrati e crostacei mentre in età adulta tende ad avere una dieta prevalentemente ittiofaga costituita da sanguinerole, vaironi e piccole trote.

La maturità sessuale arriva al 3° anno per i maschi e al 4° per le femmine, il dimorfismo è poco accentuato e limitato al solo periodo della riproduzione in cui i maschi presentano una colorazione nerastra nella parte inferiore del capo e nella regione ventrale .

La riproduzione avviene in zone poco profonde (20 – 80 cm) e con corrente moderata, in cui il substrato ha una grande importanza. Sembra infatti che solo rocce dure come graniti e dolomie contribuiscono a creare la giusta granulometria per la deposizione e ossigenazione delle uova.

Questo spiega anche il perché non si sia diffusa negli affluenti appenninici del Po, caratterizzati da fondali argillosi e rocce arenarie.

La riproduzione avviene in inverno, principalmente tra dicembre e gennaio. In questo periodo gli esemplari risalgono i corsi d’acqua alla ricerca delle zone adatte alla deposizione. A differenza della fario, le cui femmine arrivano prima dei maschi e preparano il sito ripulendolo dai detriti con colpi della coda deponendo le uova che vengono fecondate subito dopo dal maschio, osservazioni effettuate sulle marmorate Slovene hanno mostrato che i maschi tendono a stazionare fino a due settimane nelle aree scelte aspettando le femmine che visiteranno i siti solo per la deposizione.

Pesca

In considerazione del carattere estremamente combattivo tipico dei salmonidi e delle dimensioni raggiunte, la Trota marmorata è forse la preda più ambita dai pescatori. Il basso valore commerciale la rende poco appetibili per la pesca professionale nonostante l’alta qualità delle carni.

Le tecniche usate per catturarla vanno dalla passata con il galleggiante alla pesca a mosca. Nel caso della pesca a mosca sono efficaci imitazioni di secche, sommerse, ninfe e streamer, questi ultimi particolarmente efficaci per insidiare esemplari più grandi (non è tuttavia raro catturarne anche con imitazioni secche di dimensioni generose). Sono pesci schivi e molto selettivi, per i quali è indispensabile evitare di metterli in allarme approcciando al fiume senza farsi notare e avere cura di presentare al meglio le imitazioni.


Regolamento per il Lazio:
(Legge regionale 90/87 aggiornato a novembre 2021)

Nel Lazio non esistono popolazioni stabili e vitali

 

Accesso al sito

Effettua l’accesso per visualizzare i contenuti a te dedicati